Labrum, marchio londinese di moda, ha progettato il kit calcio ufficiale per il team Sierra Leone in competizione alle Olimpiadi del prossimo anno a Tokyo.
Il fondatore di Labrum, Foday Dumbuya, ha creato il kit in collaborazione con la National Sports Authority Sierra Leone (NSASL).
La gamma comprende una camicia che intreccia ripetutamente la lettera L con S per formare una stampa grafica blu, bianca e verde, e un kit che rende omaggio ai diversi gruppi etnici in Sierra Leone, con sedici zigzag creati nella sagoma di un triangolo usato spesso nei disegni di Labrum.
Parte dell’abbigliamento sportivo, compresi giubbotti sportivi, kit da calcio e tuta da ginnastica, sarà messo in vendita al grande pubblico, con i proventi destinati allo sviluppo giovanile e sportivo in Sierra Leone.
Dumbaya è nato in Sierra Leone ed è stato ispirato a progettare il kit olimpico dopo un viaggio di ritorno nel paese dopo un’assenza di 20 anni.
In collaborazione con l’azienda di scarpe americana Converse, Dumbaya ha anche diretto un video promozionale per il kit.
“Volevamo rappresentare la Sierra Leone nel modo più positivo e mostrare anche alle persone quanto sono belle la nazione e la sua gente”, ha detto Dumbaya, come riportato da i-D.
“Si trattava di mostrare la vivacità della Sierra Leone, dicendo che non è il posto di cui hai letto in un blog da qualcuno che ha visitato il paese e ha deciso di concentrarsi esclusivamente sui suoi aspetti più noti.”
Dumbaya e NSASL hanno deciso di lanciare il kit quest’anno, nonostante il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 al 23 luglio e all’8 agosto del prossimo anno.
La Sierra Leone ha gareggiato in tutte le Olimpiadi estive dal Messico 1968, ad eccezione di Monaco 1972 e Montreal 1976.
Il paese deve ancora vincere una medaglia olimpica, tuttavia.
A Rio 2016, la Sierra Leone era rappresentata da quattro concorrenti: due atleti e due nuotatori.
Nessuno di loro è avanzato oltre le manches di apertura.
Per Foday, questo kit è una dichiarazione di unità, un appello a tutti i Sierra Leone per trascurare le alleanze tribali e “riunire tutti come un’unica nazione. Non importa se vieni da Freetown o da altre province, tutti noi siamo rappresentati come un’unica unità. ” È anche desideroso di evidenziare la radicale trasformazione del paese dalla fine della guerra civile del 2002, che ha dominato i preconcetti occidentali del paese, così come la bellezza spensierata e cruda che è stata dimora da molto tempo prima di allora.